I risultati del progetto EGO
Si è concluso a fine dicembre il progetto EGO (Esperienze Giovani in Opimm), realizzato con un contributo della Fondazione Carisbo e rivolto a giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 che, concluso il percorso scolastico, erano in attesa di iniziare un percorso formativo post diploma finanziato dalla Regione Emilia Romagna. L’obiettivo del progetto è stato quello di accompagnare i destinatari nell’acquisizione di consapevolezza sulle personali aspirazioni e potenzialità e nell’apprendimento di competenze e conoscenze utili per la transizione verso il lavoro.
L’approccio pedagogico adottato ha privilegiato gli aspetti della personalizzazione e dell’apprendimento “in situazione” tramite attività orientative e formative di carattere teorico-pratico volte al potenziamento di competenze, abilità e autonomie.
Sono state realizzate due edizioni della durata di 100 ore ciascuna, rivolte a piccoli gruppi. In tutto sono stati coinvolti 8 giovani.
Le attività proposte sono state finalizzate alla sperimentazione di sé, attraverso laboratori attinenti a diversi ambiti professionali (cura del verde, cucina, informatica, segreteria, montaggio, confezionamento, magazzino, falegnameria), alla conoscenza e approfondimento delle proprie aspettative, capacità e attitudini, alla conoscenza del territorio relativamente ai luoghi significativi per la cittadinanza attiva e la partecipazione alla vita sociale e lavorativa. Particolare attenzione è stata data a quest’ultimo aspetto di conoscenza del territorio della Città Metropolitana di Bologna con visite a realtà aziendali di diversi settori produttivi (Connitek, Virtual Coop, La Tiz Osteria, Cesari Garden, Conad), con lo scopo di permettere ai partecipanti di osservare in modo diretto i contesti di lavoro, di incontrare i lavoratori e porre loro domande sia sui processi produttivi che sugli aspetti trasversali del ruolo lavorativo, e con una visita alla sede del Collocamento Mirato di Bologna, dove i giovani hanno avuto modo di intervistare la responsabile per acquisire maggiore consapevolezza sugli strumenti a loro disposizione in quanto appartenenti alle categorie protette.
Nel corso delle attività in aula si è dedicato un tempo di approfondimento anche al tema della conoscenza e dell’utilizzo delle nuove tecnologie, che durante la fase di emergenza pandemica si sono rivelate fondamentali. A partire da questo si è inoltre discusso, anche tramite esempi, dell’importanza dell’immagine personale fornita tramite i profili social, per l’impatto che questa può avere in fase di selezione e colloquio di lavoro.