Una cena speciale “Opere di Inclusione” – 11 aprile 2018
Creatività, socialità e condivisione hanno caratterizzato la cena “Opere di Inclusione” che abbiamo organizzato mercoledì 11 aprile presso la sede in via del Carrozzaio 7 per farci conoscere alle realtà imprenditoriali del territorio.
Con il sostegno di Couponlus, realtà nata per sostenere le attività e la promozione delle Onlus a Bologna, tre cuochi dell’edizione 6 di Masterchef, Marco Moreschi, Roberto Perugini, Alain Stratta si sono resi disponibili preparare la cena con l’aiuto di alcuni lavoratori e lavoratrici disabili di OPIMM, riuscendo così a creare una serata in cui qualità e inclusione fossero davvero legate l’una all’altra. A chiudere il cerchio della solidarietà ha contribuito anche dall’Osteria La Tiz, gestita dalla cooperativa sociale IT2 in zona Roveri, che ha supportato con il servizio in sala.
L’ iniziativa è stata realizzata con il supporto di CNA Bologna e di Ascom Confcommercio Bologna, realtà associative importanti del tessuto economico del territorio che hanno aderito con entusiasmo favorendo la partecipazione dei loro associati e associate.
Alla cena hanno preso parte per sostenere di persona la chiamata alle aziende del territorio: l’Arcivescovo di Bologna Mons. Zuppi, l’Assessore al Lavoro del Comune di Bologna Marco Lombardo, il Direttore Generale di Ascom Confcommercio Bologna Giancarlo Tonelli, il Responsabile Area Economico sindacale di CNA Bologna Claudio Pazzaglia e il responsabile di Couponlus Nicola Turrini.
Il riconoscimento del valore sociale e personale del lavoro, in particolare per le persone svantaggiate, è stato al centro degli interventi che si sono susseguiti, unitamente alla consapevolezza che sia necessario un maggior coinvolgimento del tessuto produttivo locale.
L’auspicio è che, da nuove conoscenze, possano nascere partnership per ottenere commesse di lavoro in conto terzi per i 120 lavoratrici e lavoratori disabili del Centro di Lavoro Protetto OPIMM, ma anche per sviluppare servizi formativi e di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
L’esperienza cinquantennale ha dimostrato ampiamente come il lavoro permetta alla persona con disabilità, anche cognitiva, di esprimere competenze, quindi di riconoscersi un’identità sociale accanto a quella personale, di sentirsi parte della comunità civile con un ruolo porta da pari a pari.
Da questo deriva la nostra esigenza costante di metterc i in relazione con un numero sempre crescente di aziende del territorio per creare opportunità di lavoro e di occupazione per le persone svantaggiate. L’azienda inclusiva e con responsabilità sociale genera valore non solo per la persona disabile coinvolta, ma anche per la propria organizzazione e per la società intera: l’attenzione alla persona, l’accoglienza della diversità, il supporto ai bisogni sociali creano un valore aggiunto che si traduce anche in un ambiente dove si lavora meglio e quindi si produce maggior qualità.