Inclusione e Solidarietà: Parte il Progetto “Periferie Inclusive”

Ieri si è tenuta la conferenza stampa ufficiale per presentare il progetto “Periferie Inclusive”, un’iniziativa del Comune di Bologna, finanziata dal Ministero per la disabilità con oltre 870.000 euro. Il progetto mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità che vivono nelle periferie della città, favorendo la loro autonomia attraverso percorsi di formazione, inserimento lavorativo e socializzazione.

I Partecipanti alla Conferenza

Alla conferenza stampa sono intervenuti l’Assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo e la Responsabile del settore disabilità del Comune di Bologna, Sabrina Sessa, che hanno spiegato l’importanza del progetto nel rafforzare le politiche di inclusione sociale della città. Presenti anche i rappresentanti dei 13 enti del Terzo Settore che partecipano al progetto, riuniti in tre Raggruppamenti Temporanei di Impresa (RTI).

Tra i protagonisti, Emiliano Vesce della cooperativa capofila Bologna Integrazione a marchio ANFFAS, che ha rappresentato il raggruppamento a cui aderisce OPIMM Onlus. La cooperazione tra enti pubblici e privati è stata evidenziata come un elemento essenziale per garantire il successo del progetto.

Le Attività del Progetto

Le attività si svolgeranno nei quartieri Borgo Panigale-RenoNavileSavena e San Donato-San Vitale, aree caratterizzate da maggiori fragilità sociali ed economiche. Qui le persone con disabilità potranno partecipare a:

  • Laboratori produttivi per sviluppare competenze pratiche e professionali,
  • Tirocini formativi e lavorativi per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro,
  • Percorsi formativi per competenze trasversali e digitali,
  • Attività di socializzazione per ridurre il rischio di isolamento e creare reti di supporto.

Un Impegno per l’Inclusione

“Periferie Inclusive” si propone di creare un sistema di welfare integrato e orientato alla prossimità, con l’obiettivo di supportare le persone con disabilità nelle aree periferiche, offrendo risposte flessibili e diversificate. Il progetto rafforzerà inoltre le collaborazioni con i servizi sociali e sanitari per intercettare un numero maggiore di persone e rispondere alle loro esigenze specifiche.

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